sabato 5 febbraio 2011

Il mestiere dell'archeologo: scavarsi la fossa.

Il post di oggi nasce da una provocazione intellettuale letta sullo stato di una mia amica di Facebook. Innanzitutto bisognerebbe dare per acquisito che ormai la politica, quella vera, quella che forma la pubblica opinione senza scambi di favori, quella che parte dalle idee, quella nuova insomma, si fa online, sui social network, in particolare su facebook e twitter (come tra l'altro hanno dimostrato le rivolte degli ultimi mesi in nordafrica, aiutate dalla rete e dalla possibilità di organizzarsi in tempo reale con un semplice messaggio istantaneo).
Mi auguro che nessuno dei miei lettori spifferi questa verità a Berluska, altrimenti ci ritroveremo la rete invasa dai suoi proclami di "libera figa in libero stato...il suo".
Dunque confidando nella vostra discrezione torno al punto.
Le parole usate dalla mia amica sono state: "é meno dignitoso prendere 7000 euro per una palpata oppure lavorare minimo 8 ore al giorno, essere trattata male dal primo burino che passa e prendere un terzo di quanto dovresti perchè sugli altri due ti ci fanno la cresta?"
Di fronte a questa affermazione, ovviamente provocatoria, si è scatenato l'inferno dei commenti.
Il lavoro al quale è riferito il post non è quello in un call center, in una catena di montaggio, in un magazzino di stoccaggio, nei campi di pomodoro. Si tratta invece di un lavoro che dovrebbe essere altamente qualificato per il quale ormai non è più neanche sufficiente una laurea (spesso conseguita con il massimo dei voti perchè quando si decide di investire il proprio futuro in un lavoro di questo tipo ci si impegna al massimo, perchè i sogni non si raggiungono senza sacrificare quasi tutto..), per il quale bisogna studiare e molto duramente.
Alla fine o nel mezzo del tuo percorso di studi ti capita di affacciarti al mondo lavorativo di fronte al quale il mondo universitario con i suoi compromessi, e spesso le sue ingiustizie, ti sembra l'Eden.
E sì perchè quando decidi di cominciare a lavorare le prospettive che hai davanti sono due:
-lavorare da libero professionista per conto tuo (il che implica avere contatti con le Soprintendenze, contatti spesso di tipo clientelare, contatti con le imprese e così via)
-lavorare per società o cooperative archeologiche.
Nel primo caso il guadagno è discreto, la libertà quasi del tutto assicurata e spesso c'è anche una cera continuità lavorativa, non sempre, ma spesso.
Nel secondo caso il guadagno non è neanche pari a quello di una badante rumena, la libertà è pari a zero e la continuità lavorativa dipende da quanto riesci a prenderti il cetriolo nel didietro senza lamentarti.
I guadagni per coloro che ti danno lavoro sono enormi, e tu rimani il loro schiavo indipendentemente da quanto hai studiato e dal fatto che spesso i tuoi datori di lavoro non sono neanche archeologi, ma imprenditori.
Eppure nonostante queste palesi ingiustizie e questo palese sfruttamento del nostro lavoro qualificato taciamo tutti, accettiamo di buon grado il cetriolo e anzi....magari ce lo danno almeno riusciamo a pagare l'affitto e le bollette, perchè tanto con i soldi che ti danno più di questo non puoi fare.
Quando qualcuno poi si lamenta perchè l'Italia non cresce, quando i politici del cazzo vanno in tv a dire che bisogna fare le riforme (ogni volta che sento sta parola mi prende un attacco epilettico), quando l'istituto di statistica del caso afferma che i giovani stanno a casa fino a 40 anni, che nessuno si lamenti perchè tanto domani c'è sempre un cetriolo che ci aspetta, in posizione eretta e che siamo ben lieti di accogliere.


martedì 1 febbraio 2011

Investi sul tuo futuro: DALLA A BERLUSCONI

Allora (lo so che non si comincia una frase con allora..) avevo deciso che il mio prossimo post sul blog non avrebbe trattato argomenti come Berlusconi, Berlusconi e la figa, la figa e Berlusconi, ma ahimè mi è impossibile, perchè, parafrasando il geniale Ivan Giannelli: "Ma porca puttana, una notizia senza figa è impossibile da trovare. Sembra che Youporn abbia comprato l'Ansa!".
Stavolta però non voglio essere polemica, distruttiva, moralista, femminista, retrò, bacchettona, etc. etc.
Voglio essere ottimista, realista, ben disposta, guardare al mondo con occhi nuovi, un pò più, come dire, contemporanea, ecco è la parola giusta: questo sarà un post contemporaneo.
Donne, è arrivato l'arrotino!
E' ora di pensare al futuro, di impegnarci seriamente, di mettere da parte le divisioni ideologiche che spesso contrappongono noi donne, in fondo siamo tutte uguali ed è giunto il momento di far valere questa nostra uguaglianza...anatomica.
Ebbene sì, per essere davvero contemporanee bisogna accantonare idee retrograde come lo studio, la laurea, lo spirito critico, le capacità intellettuali e abbracciare invece l'unico ideale, questo sì davvero cool, che può far compiere grandi balzi in avanti all'umanità tutta (non si dice nevvero che un pelo di figa tira più di un carro di buoi? la saggezza popolare non va mai sottovalutata) e liberarci nel contempo dal giogo della dipendenza economica e della disoccupazione: oggi l'unico modo per essere davvero libere, donne, è DARLA A BERLUSCONI.
Questo sì che ti farà sentire padrona di te stessa e del tuo Avvenire, potrai scorrazzare in giro per la città con borsette firmate, ciondoli a forma di farfallina (così che tu non debba mai dimenticare qual è il tuo ruolo nella società) e tacchi vertiginosi, senza doverti vergognare perchè finalmente sei una donna libera (e anfatti il partito l'hanno chiamato delle libertà non a caso, vecchie volpi!).
Certo lo so, donna, tu ti chiedi: e se non sarò più la favorita del sultano nell'harem, come farò a guadagnarmi da vivere?
No problem, Lui ha pensato a tutto: se vuoi puoi ricattarlo e chiedergli 5 milioni di euro, oppure puoi fare il ministro, oppure il consigliere regionale, o ancora entrare al Grande Fratello e poi, dulcis in fundo, puoi addirittura fare la pubblicità a, nientepopòdimenoche...Alfonso Luigi Marra e al suo libro Il Labirinto femminile entrando così nella schiera di intellettuali che hanno sostenuto questo capolavoro, quali Manuela Arcuri, Lele Mora e Ruby Rubacuori!!!!!!
Donna, guarda il tuo futuro e sorridi gioiosa alla vita. Life is now.